Oltre la Pratica di Benevolenza Metta Karuna

Oltre la Pratica di Benevolenza Metta Karuna

 Come andare oltre Metta ma sempre in quella direzione?

Metta ha altre tre sorelle che, assieme a lei, formano un gruppo di meditazioni chiamato “Le Quattro Dimore Sublimi” (sulle quali ho fatto anche un corso che trovi cliccando qui); ciascuna delle altre tre Dimore Sublimi attinge a Metta e va oltre di essa.

Una di queste in particolare è quella della compassione, chiamata Karuna.

Karuna è una pratica davvero potente, spesso abbinata a Metta, che ci permette di fare tutta una serie di cose.

C’è un libro chiamato “La meditazione come cura”, scritto da due autori, uno dei quali è Daniel Goleman, autore anche di “L’intelligenza emotiva”; questo libro è molto incentrato sulle ricerche scientifiche legate alla meditazione, specie nell’ambito delle neuroscienze.

Attraverso queste ricerche si è potuto appurare che, oltre a tutti i benefici della meditazione in generale, esistono delle tecniche che danno più benefici di altre; in particolare, pare che proprio la meditazione sulla compassione sia una delle più efficaci in assoluto.

Come funziona Karuna, e perché è così particolare ed efficace?

Il fatto che noi siamo tutti interconnessi, è un concetto facile da esprimere a parole ma, in genere, ce ne dimentichiamo.

Spesso siamo talmente distratti, e limitati nella nostra visione personale, che diventiamo crudeli.

Ora lo so, che tu mi dirai: “Io non sono crudele, non riesco ad esserlo”; però la crudeltà non è una cosa così manifesta, spesso lo siamo senza neppure accorgercene.

Quando ci tolgono qualcosa, per esempio ci tolgono le mascherine al supermercato quando ne abbiamo bisogno, ci lamentiamo; ma sempre noi, non troviamo nulla di strano ad accaparrarcene venti tutte in una volta, privandone perciò altri che le vorrebbero: ed ecco che sitati crudeli.

Quando ci accorgiamo che, mentre aspettiamo il nostro turno, tutti ci passano davanti e la fila si sta sfaldando, ecco che corriamo anche noi assieme agli altri per superarli, invece di ricomporre la fila.

È umano: quando noi ci sentiamo privati di qualche cosa, agiamo anche noi con una visione limitata e, in qualche modo, crudele.

Ma soprattutto ci sentiamo isolati, divisi e, soprattutto, feriti.

Evidenzio soprattutto feriti, perché?

Perché, se il focus di Metta, quello che gli dà energia, è costituito dalla gentilezza e dall’amorevolezza, in Karuna – la compassione – il focus è la sofferenza: sia quella psichica, che quella fisica; anche la sofferenza nostra ma, soprattutto, quella degli altri.

Quando ti rendi conto di come, ahimè, la sofferenza è ben distribuita nel mondo e a quante sono le persone che soffrono, la tua sofferenza si fa piccola piccola.

Quella grande sofferenza che provavi un attimo prima, quanto guardi a quella degli altri, si relativizza con una velocità pazzesca.

E ci si adopera per aiutare gli altri, viene proprio un moto spontaneo.

Questo allevia tantissimo la propria ansia e alleggerisce la propria visione ristretta ed egoica, e diventa un antidoto contro la propria latente crudeltà, che magari abbiamo ma di cui non ci rendiamo conto.

Quindi Karuna agisce in modo molto potente, alleggerendoci da tutta una serie di mali e di sofferenze: fa bene a noi e fa bene agli altri.

Come funziona esattamente?

Prendiamo l’energia della benevolenza e la indirizziamo verso la sofferenza degli altri.

Ad esempio, pensiamo a qualcuno che sta soffrendo e gli mandiamo amore, gli mandiamo un pensiero, una parola gentile.

La parola che gli indirizziamo può essere: “Spero che tu stia meglio e che tu possa superare questo momento di difficoltà. Prendo atto che c’è questo momento di difficoltà: io ci sono, e vorrei che tu fossi felice.”

Questa è Karuna.

Come vedi è molto vicina a Metta e ne usa la stessa energia di benevolenza.

L’unica cosa è che, mentre Metta è finalizzata alla benevolenza in sé – alla gioia, al risveglio e al buon auspicio in generale – il buon auspicio di Karuna è invece focalizzato in maniera più specifica alla sofferenza.

Al cercare di dare una carezza a qualcuno che soffre: questa è l’energia della compassione.

Sulla compassione ci sarebbe tanto da dire; c’è pure un corso, quello delle “Quattro dimore” che, immagino, chi mi ha fatto la domanda conosca.

per saperne di più sulle 4 dimore sublimi o sul corso clicca qui: www.comemeditare.it/corsi/4dimore-presentazione

metta-karuna-meditazione-di-benevolenza-e-compassione

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Andrea

Ciao Claudio, hai perfettamente ragione quando affermi che le pratiche di Meta/Karuna sono estremamente potenti, efficaci e soprattutto molto rapide nel determinare dei notevoli cambiamenti positivi in noi e nel nostro atteggiamento con il prossimo, come è evidenziato anche nel libro sopracitato dei neuroscienziati Goleman e Davison. Vorrei condividere la mia modesta esperienza con tali pratiche; di recente per una serie di questioni personali ho sentito e nutrito una certa rabbia e ostilità nei confronti di alcune persone e situazioni…poi avendo notato questo mio stato d’animo negativo ho iniziato a controbilanciarlo con sentimenti positivi e compassionevoli…in poco tempo la mia ostilità è svanita ed è tornato il sereno in me. Un abbraccio, Andrea.

Claudio

grazie per la tua bella condivisione, Andrea, devo a te la conoscenza di quel libro. un caro saluto, spero di rivederti presto

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