Come Meditare per curare l’ansia (seconda parte)

Come Meditare per curare e prevenire l’ansia e gli attacchi di panico trucchi pratici

se nella prima parte abbiamo scoperto le cause dell’ansia e i benefici di tecniche meditative, in questa seconda parte andiamo nel pratico e scopriamo proprio cosa possiamo fare per curare e prevenire l’ansia con la meditazione e altre tecniche di consapevolezza.

guarda il video di 7 minuti circa oppure continua a leggere la trascrizione sotto:

Vediamo un pochino quali sono degli accorgimenti che puoi usare in caso di ansia.

Allora, uno è la meditazione.

La meditazione che, lo abbiamo detto, lo abbiamo detto sotto vari profili, e adesso ti offro un’altra prospettiva, la meditazione permette di fare una cosa che a livello celebrale è abbastanza interessante, perché noi abbiamo due emisferi, quello destro e quello sinistro, questo destro è quello femminile, quello più legato alle percezioni, alle intuizioni, alla creatività, alla fantasia, e questo è appunto con le percezioni, quando io sto nel corpo e sento le sensazioni, io attivo soprattutto questo emisfero.

Tendenzialmente quando un emisfero è attivo, l’altro è più spento, questo è quello che accade.

E quindi quando io sto nelle percezioni, sono meno nella parte cognitiva, la parte cognitiva che cosa fa? È fredda, è organizzatrice, riorganizza le idee, è legata alla parola, è legata ai concetti, è molto calcolatore, ok? È molto freddo e calcolatore.

Quando, ed è importante ovviamente anche quello, quando noi siamo nelle percezioni attiviamo questo, quando stiamo nelle pippe mentali, stiamo solo con questo, però se noi attiviamo questo, quindi stiamo nelle percezioni e siamo consapevoli, siamo presenti a noi stessi, quindi il nostro pensiero, la nostra parte cognitiva è presente a quello che stiamo percependo, ecco che noi stiamo facendo una sintesi e siamo consapevoli, pienamente consapevoli, sia a livello cognitivo, che a livello percettivo di quello che stiamo provando.

Non so se mi hai seguito fin qui, forse ti sei leggermente perso, l’importante è che ti arrivi una cosa molto semplice, che quando noi meditiamo, noi magicamente siamo sia presenti da un punto di vista cognitivo, quindi a parole sappiamo quello che sta succedendo in noi, e dall’altra parte stiamo percependo quello che sta succedendo in noi.

Freddo? Io so che ho freddo, e quindi come vedi lo sto verbalizzando e questo magicamente mi fa essere protagonista della mia vita e le pippe mentali vanno via.

Lo ripeto, quando io so cosa mi sta succedendo mentre mi sta succedendo io sono consapevole e le pippe mentali se ne vanno lentamente via.

Questo quindi è uno strumento, la meditazione, che agisce anche in questo modo, ma perché ti ho detto questo particolare del cognitivo e del percettivo?

Perché un altro modo per gestire l’ansia è quello di, e funziona allo stesso modo, è quello di verbalizzare.

Quante volte ti hanno detto di verbalizzare quando stai, quindi dire che cosa ti sta succedendo, mentre stai avendo, senti l’ansia che cresce, quando prendi la parola e dici ‘io sto sentendo la mia ansia, sto sentendo un groppo che sale’, quando dici queste cose, e soprattutto dici cosa percepisci a livello del corpo, ecco lì che già il fatto di verbalizzarlo vuol dire che alle percezioni, alla zona percettiva, ‘oddio, oddio sto sentendo qualcosa’, sostituisci un’osservazione cognitiva e sei più integrato e quindi l’ansia diventa più sostenibile.

Invece di crescere sempre di più, sta decrescendo leggermente, c’è magari ancora è presente ma il fatto già soltanto di averne parlato, di aver comunicato che cosa ti sta succedendo, ti ha permesso di fare questa integrazione fra i due emisferi e di essere consapevole di quello che ti sta succedendo, calando drasticamente il livello di ansia.

Quindi uno strumento è meditare, l’altro è la verbalizzazione.

C’è un altro strumento che ho voglia di consegnarti, che guarda caso è molto vicino alla meditazione, anzi io ti consiglio di usarlo sia meditando che non, quindi quando senti che sale l’ansia, normalmente l’ansia è fatta di un respiro breve a livello dei polmoni, invece una cosa molto potente è osservare il respiro, questo te lo avevo già accennato, la meditazione tra l’altro ti aiuta proprio a fare questo, a osservare il respiro, ma osservare il respiro soprattutto a livello addominale.

Ecco un video in cui io ti mostro come puoi respirare a livello addominale.

Che cosa significa?

Praticamente osservare, quando noi respiriamo normalmente la gabbia toracica si espande ma mentre si espande anche la gabbia toracica tu puoi osservare anche i movimenti a livello dell’addome, a livello della pancia.

Poi anche focalizzare di più e anche abituare il corpo a percepire di più questa respirazione a livello della pancia, a livello dell’addome.

Se non sei abituato a farlo come vedi è già partito un video in cui si nota come io metto un cuscino sulla pancia che permette, se non sono proprio abituato e non so come si respira di pancia, di fare quell’esperienza, quindi io ti suggerisco, se non l’hai ancora mai fatto, di sdraiarti un attimo, prendere un cuscino e notare se sei in grado di osservare questo respiro a livello della pancia, perché quando poi ti ritroverai magari in uno stato di ansia che riconosci che sta crescendo, puoi mettere per esempio una mano sulla pancia e focalizzarti sul respiro, e vedrai che questo sarà molto molto potente per far calare lo stato di ansia.

Quindi osservazione del respiro a livello dell’addome, a livello della pancia.

Questo è un ottimo strumento che se soffri d’ansia ti consiglio di usare, quindi allenati un attimo a casa, nota se riesci a respirare con la pancia, magari non hai bisogno di utilizzare subito il cuscino, ti accorgi subito di poterlo fare mettendo soltanto una mano, se vedi che hai difficoltà, se non sei sicuro che sta funzionando, allora usa il cuscino per allenarti e vedere se sei in grado di farlo da solo.

Quando poi hai notato, hai capito che cosa significa respirare di pancia, ecco che sarai in grado di farlo in qualsiasi circostanza, anche quelle degli attacchi di panico, o degli stati di ansia.

Ok, quindi l’ultimo strumento è di nuovo la meditazione, ovviamente a questo punto quello che ti consiglio è di migliorare sul respiro, una tecnica antica è quella proprio di osservare il respiro come radicamento nel corpo, questo più o meno te l’ho detto nel corso di questo video, quindi il mio invito è magari a scaricarti, se non l’hai ancora fatto, la ‘Meditazione del calmo dimorare‘ che trovi su www.comemeditare.it scaricala è gratuita, e attraverso quella noterai che c’è una certa attenzione allo stato di respiro, magari tu falla di più osservandola a livello della pancia in questo modo ti aiuterà a allenarti sempre di più a stare nel momento presente e a viverti la vita con maggiore leggerezza e facilità, e quindi il mio augurio è che tu sia felice e che tutti gli esseri siano felici

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Matteo

Ciao Claudio mi chiamo Matteo e mi sono imbattuto nel tuo sito mentre ero alla ricerca di qualche meditazione che possa alleviare i miei stati di ansia. Soffro di Disturbo Ossessivo Compulsivo (con sole ossessioni), che spesso mi portano a stati di ansia molto intensi, sono seguito da una psicoterapeuta e da una psichiatra ma vorrei evitare di “appoggiarmi” troppo ai farmaci. L’innesco di tutto è stata la relazione con la mia attuale compagna e il prendere decisioni importanti per la mia vita sentimentale e ci sto combattendo da un po’ con questa storia. Spero che questo percorso meditativo mi aiuti a centrarmi meglio su di me e a non farmi travolgere dai pensieri assurdi che mi vengono in mente di continuo. Per adesso ti ringrazio della tua generosità. Ho visto i tutorial e mi hai fatto subito un’ottima impressione, mi sei sembrato una persona molto competente, chiara nell’esprimere i concetti e sensata riguardo il come affrontare certe tematiche delicate. Un abbraccio.

Claudio

Bene Matteo, sono straconvinto che la meditazione possa aiutarti specie nel lungo periodo ed in modo decisamente significativo. Nel frattempo continua a seguire le indicazioni dei professionisti a cui ti sei rivolto.

Che tu sia felice
Claudio

Davide

Ciao Claudio avrei un po’ di domande da farti sulla meditazione…. Da poco più di due mesi la sto praticando stando sul respiro… Più la pratico e più mi sembra che mi risulti facile starci… Ogni qualvolta mi sento in balia dei pensieri e delle emozioni riporto l’attenzione ad esso… A volte però mi sembra che ci sia una sorta di barriera invisibile che non mi permetta di osservarlo come vorrei… E la quale mi riporta l’attenzione ai pensieri… Altre volte quello che percepisco è che sento il respiro magari spostato da dove dovrebbe essere (cerco si spiegarmi meglio… Se io focalizzo l’attenzione al movimento della pancia, quello a volte lo percepisco spostato da dove è effettivamente) .. Oppure altre volte mi sembra di essere distaccato dal mio corpo… Queste cose sono normali? O non sto praticando giusto la meditazione?
Grazie in anticipo
Davide

Claudio

ciao Davide in linea di massima stai procedendo davvero bene. Solo non ti preoccupare troppo di come dovresti fare o se stai facendo bene o male. Ogni fenomeno è unico nel suo genere e può essere osservato. rimani sul respiro e se vedi che sorgono dubbi o timori osserva anche quelli 🙂

Francois

Ciao Claudio, mia figlia 17enne con fobia sociale associata a disturbo ossessivo compulsivo seguita da psicoterapeuta cognitivo comportamentale e psichiatra con farmaci, consiglieresti la meditazione e quale, grazie
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