Affrontare lo stress con leggerezza: il vero scopo della meditazione

Un abbonato al Come Meditare Coaching domanda:

nelle giornate più difficili, piene di pensieri e stress, come fai a non perdere la volontà di continuare a meditare, anche quando sembri proprio non riuscirci?

Ecco, questo “il riuscirci o il non riuscirci” è un vecchio pensiero. Pensiero stressogeno: c’è dietro un giudizio, c’è dietro un’aspettativa, c’è dietro un pensiero: “faccio bene? non faccio bene?”.

questo video è stato estrapolato da una sessione del Come Meditare Coaching qui trovi maggiori informazioni su questo servizio di sostegno nel tempo: http://www.comemeditarecoaching.it

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Meditazione e prestazione

meditare-senza-riuscitaNon c’è una vera prestazione dietro la meditazione. C’è soltanto l’interrompere un flusso di stress, un flusso di pensieri, un modo di pensare continuativo tipico proprio dei momenti di stress. Quindi si tratta di interrompere questo, piuttosto che avere la sensazione di riuscire a fare una cosa buona.

Come alleggerirsi nella pratica

Quindi, come riesco? In due modi.

Il primo modo: alleggerendomi, cioè dicendomi “ok, durante questo periodo, che possono essere anche solo sette minuti o cinque minuti o dieci minuti…”. Quindi non c’è bisogno di farne per forza venti, non c’è bisogno di farne per forza quindici, non c’è bisogno di farne per forza un’ora. Ma anche solo cinque minuti: staccare la mente rispetto agli stress che ci sono intorno.

Fermarsi anche solo pochi minuti

Molto utile staccare la mente significa anche staccare il fisico, staccare gli occhi. Questo non vuol dire che quando chiudo gli occhi e mi fermo rispetto a tutto il resto io non possa avere comunque mille pensieri. Ma già solo fermarmi rispetto a questo flusso mi aiuterà ad affrontare queste giornate di particolare stress con maggiore centratura.

La difficoltà dei giorni più intensi

Certo, è più difficile. Ma proprio perché è più difficile in quei giorni essere centrati, avere un momento da dedicare alla meditazione è fondamentale. Se poi durante la meditazione mi alleggerisco dal senso di prestazione e accetto le cose così come sono, questo è il vero scopo della meditazione.

Il vero scopo della meditazione

Non è raggiungere la pace. Non è abbandonare tutti i pensieri. Non è per forza – magari sarebbe bello, sarebbe illuminato. Il punto è che a nulla serve fare così se poi ci fa smettere, o se ci fa interrompere, o se appunto c’è un’aspettativa a monte che ci impedisce di vedere la realtà per quella che è.

Accettare le cose così come sono

È come se la stessa meditazione, che ci serve per imparare a stare con le cose così come sono, noi l’avessimo obbligata a un ruolo che non è il suo. Non è che noi dobbiamo trovare chissà quale pace per forza durante la mente. A volte capita, ogni tanto non capita. È così.

Il timer come alleato

Allora, se invece accettiamo che in quel periodo, in quel piccolo periodo, mettiti un timer per esempio e dici: “ok, questi cinque minuti, sette minuti, io li dedico alla meditazione, costi quel che costi”. Dici “ok, sette minuti sono pochi”. I sette minuti li puoi dedicare alla meditazione, e poi decidere “ok, io adesso mi concentro su questo”.

Non importa se i pensieri si accavallano

Non fa niente se i pensieri si accavallano, perché se è un periodo di stress è facile che questo avvenga. La percezione è che stai perdendo tempo e che non stai meditando bene. Però, appunto, se ti accorgi che dietro c’è un giudizio, c’è un’aspettativa, c’è un senso di prestazione, e lo abbandoni, te ne accorgi che c’è e dici: “ok, ma io adesso mi voglio alleggerire”, e prendi la meditazione con maggiore leggerezza, quasi come un gioco, quasi con gioia.

Alleggerire lo stress

Ecco lì che quantomeno riesci ad abbassare il livello di stress come percezione. Durante la meditazione rimane il fatto che ti rendi conto che sei molto stressato, ma hai comunque interrotto un’escalation di stress e hai sedimentato un attimo l’attenzione.

Un allenamento per la giornata

Tra l’altro hai fatto un allenamento fondamentale che ti aiuterà nel corso di questa giornata stessa, cioè delle ventiquattro ore stressanti successive, perché hai allenato la mente comunque a riportarsi a un punto fermo, a fermarsi un attimo. Quanto più poi… quindi questo ti permetterà durante le successive ventiquattro ore di riuscirci un pochino di più, di avere un attimo quel punto di osservazione rispetto a quello che sta avvenendo a te.

Osservare mentre tutto accade

Per cui, non so, ricevi schiaffi da tutte le parti. C’è un momento in cui, mentre li ricevi, ti rendi conto che li stai ricevendo, ti rendi conto che esisti, ti rendi conto che ci sei mentre stai ricevendo questi schiaffi. E quindi stai osservando che cosa avviene in te.

Essere più protagonisti

Questo punto di osservazione ti permette di essere più protagonista e avere anche una maggiore lucidità mentale rispetto alle cose che devi fare in modo prioritario, rispetto a questi stimoli. L’alternativa è essere in balia degli stimoli stressanti, e correre di più, distratti ancora più facilmente nel corso della giornata.

Benefici anche nel periodo stressante

Quindi non è tanto durante la sessione di meditazione che è importante essere centrati, ma è il solo dedicarti a farlo. Vedrai che ti sarà di grandissimo beneficio nel corso dell’intero periodo stressogeno.

Il periodo rimane stressante, la stessa meditazione rimane stressante, rimane come impressione quella di avere perso tempo. Ma ti assicuro che uscirai da questo ciclo, che è normale. Ci amiamo dei cicli che sono più stressanti di altri, soprattutto in questo mondo moderno. Ma vedrai che avrai più strumenti per uscirne prima, avrai più strumenti per affrontarlo meglio.

Una base più giocosa e serena

E comunque una base tua rimane. Rimarrà più giocosa e più serena. Quindi il mio invito è proprio quello: affronta questi periodi, soprattutto il momento della meditazione, con meno senso del dovere di farla.

Sforzo lieve e costanza

Quindi cerca di mantenere un piccolo sforzo nel volerla mantenere proprio come quotidiana. Cerca di mantenere un lieve sforzo nel cercare di riportare l’attenzione, acqua e ora, al corpo e al respiro durante la meditazione, e poi anche durante l’intera giornata, se ti riesce.

Leggerezza e accoglienza

Ma fai tutto questo con estrema leggerezza. Non c’è nessuna ansia da prestazione. Puoi permetterti di stare con le cose così come sono almeno in quei cinque minuti. Se c’è stress, permetti di stare stressato e senza dover per forza cambiare questo stato delle cose. Concedi a te di stare con quello che c’è.

Il vero scopo della meditazione

Questo è il vero scopo della meditazione. È questo che impariamo a fare: quanto più impariamo a stare con le cose così come sono, tanto più siamo presenti a noi stessi durante la nostra vita e ne siamo protagonisti, e tanto più saremo felici in questo mondo.

Augurio finale

Il mio augurio, quindi, è che tu sia felice e che tutti gli esseri siano felici.

Guarda il Video – Meditare anche quando sembra non riuscirci

In estrema sintesi: per continuare a meditare anche nei periodi più stressanti

1) Interrompere anche per pochi minuti l’attenzione dagli stimo esterni (meditando)

2) Prendere la meditazione con leggerezza, con più gioia evitando il senso di “prestazione”

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